Contenuto principale

La Cooperativa Sociale “ La Stazione”  attualmente gestisce:
-Un Centro Diurno Disabili (CDD "Ceralacca")
-Un Centro Socio Educativo  (CSE "Sfatti")
-Interventi educativi ed assistenziali domiciliari "ad personam"

COME SI ACCEDE AI SERVIZI?

1. La famiglia può contattare senza impegno la Cooperativa, nella figura del responsabile tecnico, per poter conoscere i servizi e verificare l'eventuale disponibilità all'inserimento. E’ compito della famiglia rivolgersi al proprio comune di residenza per richiedere l’impegno di spesa per la frequenza al servizio diurno.

2. Se la famiglia è interessata all'inserimento del proprio congiunto dovrà compilare la richiesta di ingresso su apposito modulo.

3. La richiesta d’inserimento è sottoposta a valutazione tecnica da parte del responsabile tecnico, del consulente medico, dei coordinatori in modo da definire se i servizi possono rispondere ai bisogni della persona (in termini educativi, riabilitativi, assistenziali, infermieristici….); per maggiore completezza in alcuni casi si potrà prevedere un colloquio con l’utente e/o la famiglia da parte dei coordinatori e del consulente.

I criteri per la valutazione sono specifici per ciascun servizio.

Per il C.D.D. si valuta:

- il grado di compromissione e fragilità che deve rientrare nella classificazione stabilita dalla Regione Lombardia in riferimento all'ICF (classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute).

Per il C.S.E. si valuta:

-la compromissione e fragilità non deve essere riconducibile al sistema socio-sanitario e quindi può rientrare in un rapporto operatore-utente di 1:5

-una capacità minima di adattamento ad un contesto di comunità

-possesso di abilità di autosufficienza di base  quali l’alimentazione, igiene personale, controllo sfinterico

-requisiti cognitivi: comprensione del contesto di appartenenza, comprensione dei ruoli, comprensione della comunicazione.

4. Se la persona non può essere inserita nei servizi in quanto impossibilitati a rispondere adeguatamente ai suoi bisogni lo si comunica alla famiglia motivandone le ragioni e provvedendo a restituire eventuale documentazione consegnata.

5. In caso di accettazione la famiglia e la Cooperativa sottoscrivono il contratto d’ingresso che definisce:

  • in quale servizio la persona viene inserita
  • le modalità di frequenza
  • diritti e doveri dei firmatari
  • eventuali forme di partecipazione ai costi

6. Il coordinatore del servizio provvede ad incontrare la famiglia per espletare tutti gli adempimenti burocratici relativi all’apertura del fascicolo personale.

7. Il Comune invia alla sede amministrativa della Cooperativa l'impegno di spesa assunto; se il comune o la famiglia non si assumono l'onere del pagamento della retta l'inserimento viene sospeso e la persona inserita in lista d'attesa.

cdd atttività2